Per chi ama camminare senza grosse fatiche, una sorpresa può essere percorrere il centro storico dei paesi Nebrodi alla scoperta di interessanti architetture religiose. Galati Mamertino e San Salvatore di Fitalia offrono ai visitatori la possibilità di ammirare numerose chiese, alcune delle quali decisamente poco valorizzate. Anticamente questi paesi erano dotati di molte chiese distribuite sia nel centro urbano che nelle varie contrade; oggi solamente alcune sopravvivono a gravi distruzioni e terremoti.

Galati Mamertino, centro antichissimo, sorge ai piedi di un castello (del quale oggi si possono ammirare solo resti delle mura). Il centro urbano è caratterizzato da stretti vicoli contornati da abitazioni terranee a schiera. Attorno al vecchio centro, tuttavia, negli ultimi anni si è andato consolidando un nuovo tessuto edilizio che ha alterato profondamente l’omogeneità del vecchio centro, facendo perdere così i caratteri peculiari più salienti della morfologia urbana preesistente.

Sovrasta la piazza centrale la chiesa S. Maria Assunta o Matrice, che conserva all’interno numerose tele di scuola conchesca e un prezioso gruppo marmoreo di Antonino Gagini e la statua in legno di San Sebastiano del 1480 circa, opera tra le più importanti presenti a Galati. Nella Chiesa del Rosario, invece, è la statua lignea di San Rocco, di solo valore devozionale, mentre nella chiesa di Santa Caterina è il SS. Crocifisso, statua lignea attribuita a Fra Umile da Petralia e la statua marmorea di Santa Caterina di Antonio Gagini.

San Salvatore di Fitalia, localizzato a pochi chilometri dal centro urbano di Galati, sorge su un crinale dal profilo variegato costituito dallo spartiacque tra i torrenti Fitalia e Tortorici. È conosciuto per essere meta di pellegrini e turisti che, dal 19 al 21 agosto di ogni anno, raggiungono a piedi il Santuario di San Calogero Eremita, santo patrono e protettore del paese. La statua del santo è custodita in un altare ligneo dei primi del novecento, opera del Ferraù, un artigiano locale. Altre due chiese vi sono a San Salvatore di Fitalia che meritano attenzione: quella di Santa Maria, con impianto a croce latina del ‘500 e la chiesa Madre Basilica del Salvator Mundi o del SS. Salvatore, di epoca Normanna ampliata nel ‘500 e modificata alla fine del ‘700 e con gli inizi dell’800.

Di rilevante importanza è Il Museo Siciliano delle Tradizioni Religiose che testimonia, attraverso i segreti più intimi della sicilianità, i vari aspetti della religiosità popolare. Oltre 1000 reperti raccolti nelle varie aree culturali (la maggior parte dei quali provenienti da collezioni private) documentano la continuità tra paganesimo e cristianesimo. Ampliamente documentati sono i riti natalizi e pasquali e i costumi processionali di diverse confraternite. Da sottolineare l’importanza degli ex-voto di cere anatomorfe comprendenti pezzi che vanno dal 1600 ai giorni d’oggi (artigiani locali). Il territorio di San Salvatore di Fitalia è ricco di testimonianze archeologiche anche se non tutte ampiamente documentate.

 

Maria D'Amico - Biologo