Le "7 sorelle" con la testa fuori dall'acqua. Le "7 isole misteriose" che nella loro storia geologica hanno dato e tolto tanto alle forme di vita che le hanno abitate.
Tra le sorelle, la più nervosa è sicuramente l'isola di Stromboli. Uno strato-vulcano alto quasi 3000 metri di cui solo 928 sopra il livello del mare mentre i restanti 2/3 sono sommersi. Lei è nera come la Madonna del Tindari ed esplosiva come poche, a tal punto che le sue eruzioni sono state tipizzate nel gergo vulcanologico come "Strombolian Eruption", ovvero Eruzione Stromboliana, proprio per la natura caratteristica del fenomeno eruttivo. Così, in effetti, vengono chiamate tutte le eruzioni simili a quelle dello Stromboli. Ad oggi, infatti, numerosi vulcani in tutto il mondo tentano di imitarlo. Proprio nella stessa terra siciliana troviamo Mamma Etna, "A Muntagna", che da qualche decennio subisce il fascino delle stromboliane, quasi a volerne copiare il disegno pirotecnico, mai però con la frequenza unica ed inimitabile dell'originale e mastodontico vulcano eoliano "Iddu".
Ma stiamo divagando! Parliamo quindi, come suggerisce il titolo, della forma di questo arcipelago meraviglioso. Una Ypsilon o "Yupsilon", come diceva l'antico contadino dal cervello fino! Ebbene sì, basta guardarlo dall'alto per poterne notare la particolare forma a Y con le isole di Vulcano e Lipari a formare la gambetta della stessa, dove Salina rappresenta il punto di Biforcazione, da cui si diparte una linea immaginaria di collegamento con Panarea e Stromboli sul braccio Nord-Est e con Filicudi ed Alicudi sul braccio Nord-Ovest.
Le Eolie però sono quello che in Geologia viene definito un ARCO VULCANICO. Ma andiamo nello specifico! In tutto il mondo gli archi vulcanici hanno, appunto, una forma ad Arco. Perché allora il nostro Arco Vulcanico ha una forma di Ypsilon?
Una storia fantastica narra la leggenda di un gigante che dimorava a Tindari. Questo lanciò una corda con un grande cappio agganciando così l'isola di Vulcano, già in piena attività allora come oggi, tirandola con forza a sè verso la Sicilia. Tutto questo nel tentativo di far riscaldare le acque del canale della sua dimora per poter godere appieno dei benefici delle acque calde e sulfuree. Lipari, innamorata di Vulcano, decise di allungarsi anch'essa così da spostarsi più a Sud e star più vicino al suo amore.
Nonostante la magia dei miti che adornano le storie della nostra bella terra sicula, ovviamente la motivazione geologico scientifica di questa strana forma chiaramente è un'altra. Esiste, infatti, un sistema di faglie trascorrenti, faglie che innescano movimenti orizzontali che dislocano due blocchi di crosta l'uno rispetto all'altro, insistente nella zona eoliana. Questo sistema tettonico a carattere regionale, permette al magma di risalire anche più a SUD rispetto al fronte arcuato di risalita mantellica. L'effetto combinato della "Risalita" del magma, innescata dalla subduzione della "microplacca jonica" sotto la "microplacca tirrenica" e della finestra tettonica definita dal suddetto sistema di faglie trascorrenti, dona questa particolare forma all'arcipelago eoliano. Questo sistema tettonico viene chiamato ETLM= Eolie Tindari Letojanni Malta. Esso taglia un triangolo di Sicilia, nella provincia di Messina, da Nord-Ovest a Sud-Est, dalle Eolie a Letojanni, collegandosi alla più famosa "Scarpata di Malta".
Questa è certamente una spiegazione interessante, ma a me piace credere alla storia fantastica del Gigante in cerca di acque calde e relax!
Parleremo ancora di queste splendide isole ricche di mistero, storia umana e geologica. Senza dimenticare che mettendo la testa sott'acqua ci sono ancora tante altre storie da raccontare e tanti altri vulcani da esplorare, anche solo con l'aiuto della fantasia!
Marco Corrao - Geologist, Volcanologist and EEGuide