Si estende tra le provincie di Messina, Catania ed Enna, da quote prossime al livello del mare fino a 1847 metri della cima di Monte Soro. I Nebrodi si affacciano direttamente sul Mar Tirreno a nord mentre a sud lambiscono l’Etna, il fiume Alcantara e l’alto corso del Simeto. Il paesaggio naturale è caratterizzato da fitti boschi: alle quote più basse le sugherete, i querceti alle medie quote per arrivare alle estese e rigogliose faggete dei rilievi massimi. Incastonati tra le foreste, si localizzano laghi montani e zone umide di grande interesse paesaggistico e naturalistico (lago Biviere di Cesarò, Lago Maulazzo di Alcara Li Fusi, Lago Trearie e Carolari tra Floresta e Tortorici). Spettacolari le formazioni rocciose delle Rocche del Crasto, concentrati nei territori comunali di Alcara li Fusi, Militello Rosmarino, San Marco d’Alunzio, Longi e Frazzanò dove nidifica una coppia di aquila reale (Aquila crysaetos) e una numerosa colonia di grifoni (Gyps fulvus) reintrodotta grazie ad un importante progetto di carattere scientifico dopo che la specie si era estinta nel 1965 a causa di bocconi avvelenati destinati alle volpi. I grifoni, necrofagi obbligati che si cibano solo di carcasse di animali morti, sono considerati gli spazzini del territorio e svolgono un importante ruolo nella catena alimentare poiché ripuliscono il territorio e restituiscono all’ambiente materia organica. Da segnalare che recentemente alla colonia dei Nebrodi, ormai stanziata, si sono uniti due esemplari di cui uno proveniente dall’Africa (grifone di Ruppel) e l’altro dalla Riserva di Monte Velino, in Abruzzo.
I ventiquattro comuni ricadenti nel Parco sono comodamente raggiungibili da strade statali o provinciali e sono scrigni di tesori architettonici e artistici: insediamenti medievali con chiese bizantine e normanne, piccoli musei che custodiscono testimonianze di antichi splendori, centri storici accoglienti con offerte ricettive ove è possibile godere di momenti a contatto con la comunità e inoltre botteghe artigiane e ottimi ristoranti o trattorie tradizionali che propongono piatti pietanze tradizionali oppure menu innovativi a base di ingredienti a km zero.
Le eccellenze gastronomiche del territorio sono a base di carne e salumi di Suino Nero dei Nebrodi che, allevato allo stato brado o semibrado ha carni poco grasse ma molto saporite; provola, canestrato con e senza pepe, ricotta lavorata con tecniche tradizionali ed inoltre olio di cultivar locali. Per quanto riguarda i dolci, da segnalare quelli a base di nocciole (a Longi le “ramette”, a Tortorici la “pasta reale”e a Ucria i “croccantini”) o, nel versante sud, quelli a base di pistacchio di Bronte. Molti i presidi Slow food tra cui quello di ape nera sicula, di colore nero molto resistente, che produce miele di ottima qualità. L’impegno di allevatori professionisti contribuisce alla conservazione non soltanto della specie (Apis mellifera siciliana) ma anche di tutte le tecniche di allevamento e più in generale dell’ambiente.
Gli amanti della Natura possono scegliere di visitare il Parco a piedi o in mountain bike: l’Associazione Nebrodi outdoor, che radura soggetti che forniscono servizi di fruizione sostenibile è a disposizione per accompagnare visitatori e sportivi che vogliano godere del territorio in tutte le sue forme: semplici escursioni a piedi, trekking di più giorni, itinerari in mountain bike o fuoristrada, esperienze e attività laboratoriali ma anche progetti di educazione ambientale rivolte alle scuole di ogni ordine e grado tutte condotte senza uso di plastiche monouso grazie della sottoscrizione di una Carta di impegno etico sottoscritta tra i vari soggetti a seguito della Campagna #plasticfree promossa dal Ministero dell’Ambiente.
Da segnalare tra i numerosi itinerari altomontani il percorso escursionistico della Dorsale dei Nebrodi che attraversa tutto il territorio da est a ovest (70 km circa). Diverse le aree attrezzate e i rifugi.
Sicilia Vulcanica – Guida escursionistica – Moroni Editore - 2020, pag 141 e 142